Tra le richieste di produzione cosmetici conto terzi, tendenza che viene sempre più a galla è quella legata a emulsionanti, conservanti e più in generale a sostanze di origine vegetale.

Tante volte in questo blog abbiamo affrontato la questione, spiegando come non sempre tutto quello che è 'naturale' sia 'migliore' o 'più sicuro'.
Anzi, paradossalmente molte sostanze di sintesi risultano essere più performanti, più sicure e meno allergenizzanti dei loro omologhi naturali.





Oggi però vogliamo porre l'attenzione su alcune nuove tendenze inserite in un paio di ultimi progetti cosmetici private label che ci sono stati commissionati.



Richiesta specifica dei clienti era quella di creare cosmetici con emulsionanti di totale derivazione vegetale e senza conservanti.

Sfida alquanto ostica dunque.

L'attenzione è caduta su un paio di 'vecchie' conoscenze Green del mercato.
Il primo è un emulsionante non ionico NON etossilato, (Cetearyl Glucoside & Alcool Cetilstearilico) derivato dalla pianta della Senape, o Brassica o Mostarda...insomma come volete chiamarla :D
Ovviamente di derivazione francese (la Patria della Mostarda) questo emulsionante riesce a dar vita a creme setose, corpose, moderne e dal tocco pieno e gratificante.

Per non allontanarci dal discorso naturale/vegetale in ambito di conservazione del prodotto l'attenzione è ricaduta sull'Alcool Feniletilico (l'alcool del fiore della Rosa) che riesce a garantire eccellenti performance in termini di shelf-life donando anche un piacevolissimo profumo di rosa in sottofondo.

Bisogna pur dire, però, che il contro di tutte queste raffinatezze bio/naturali è quello legato al prezzo.
Una formula naturale (senza questo e quello, ma con questo e quest'altro...) arriva a costare il 75-80% in più rispetto alla sua omologa senza veti.

Insomma, la produzione automaticamente guarda ad una fascia di mercato sicuramente più attenta, ma anche più danarosa.

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